A Funghi

L’autunno è arrivato e con lui le prime piogge e si sa “al primo tono nasce il prognolo”: è questo il momento per andare a zonzo tra i boschi rigenerarsi e fare scorpacciata di funghi da mangiare in compagnia, ma attenzione, non più di 3kg a persona!

Come per tutte le cose anche per raccogliere il fungo più brutto c’è un regolamento da seguire. Ogni regione ha il proprio e in Toscana bisogna far riferimento alla Legge regionale n. 16 del 22/3/1999 :

  • In Toscana si può andare a cercare funghi dopo aver effettuato il versamento del diritto di raccolta, che varia a seconda che si sia residenti in Toscana o turisti/escursionisti non residenti. (occorre effettuare un versamento tramite Bollettino di Conto Corrente Postale)
  • E’ ammesso il pagamento cumulativo per più giorni tramite bollettino di Conto Corrente Postale.
  • Il permesso ha validità di 6, 12 o 36 mesi e, dal 2010 non sono più valide le autorizzazioni turistiche.
  • L’autorizzazione non viene più rilasciata dai comuni ma dalla Regione Toscana ed è valida su tutto il territorio regionale.
  • Per la raccolta funghi in Parchi o Riserve Naturali occorre prendere visione dei regolamenti presso i singoli enti.
  • Il quantitativo massimo consentito è di 3 kg a persona al giorno.

Ma quali sono i funghi che si trovano più facilmente nei nostri sentieri?

A partire da settembre, i funghi in Toscana si trovano praticamente ovunque, dalla costa fino alla montagna. Se volete andare sul sicuro, prediligete boschi di castagni, faggi, lecci e querce, dove troverete un’alta concentrazione di porcini e ovuli. Nel mese di ottobre per cercare i funghi in Toscana ci si sposta in collina, nelle località dove il sole scalda il terreno mantenendo la temperatura ideale per la crescita dei funghi. Troverete lardaioli bianchi e rossi, finferli, trombette dei morti e i leccinellum lepidum. Questi ultimi sono spesso scambiati per porcini per l’incredibile somiglianza. Una delle varietà più comuni di funghi in Toscana, da raccogliere tra giugno e ottobre, è il galletto o gallinaccio. Il suo inconfondibile colore giallo intenso, lo rende riconoscibile per la forma ad imbuto, ed il gradevole profumo fruttato. Altro fungo toscano tipico della stagione primaverile, ma che possiamo trovare fino all’autunno, è il prataiolo che, se coltivato, altro non è che il comune champignon. Il suo cappello è chiaro ed il colore varia dal bianco al giallastro o al bruno e al tatto macchia le dita, emanando un profumo che ricorda quello dell’anice. Come il nome stesso suggerisce, il prataiolo, si trova nei prati e nelle radure.

tantissime sono le varietà di fungo che si possono trovare, ed in realtà non solo in autunno ma in tutte le stagioni, ricordiamo però che il fungo può essere molto pericoloso se non si sa riconoscerlo, andate sempre con qualche esperto o fatevi consigliare se non siete sicuri di cosa avete davanti. Non scordatevi di divertirvi con le bellissime passeggiate all’aria aperte che i sentieri toscani propongono in autunno con i loro profumi e colori.

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