WOMEN UP E LA DIDATTICA DI GENERE NELLO SPORT: SCUOLE CHE PRODUCONO MOVIMENTO NELL’EQUITA’

Il giorno 21 Maggio presso Officine Garibaldi la UISP ha presentato il “Manuale europeo per la parità di genere, l’equità e l’inclusione nello sport” assieme al progetto Women Up finanziato dall’Europa attraverso Erasmus +. “Si tratta della conclusione di un percorso di progettazione
europea iniziato dal Comitato di Pisa diversi anni fa ed interamente rivolto al contrasto delle disuguaglianze nello sport e nell’attività fisica a partire da quelle di genere” così Verter Tursi coautore del Manuale e responsabile dei progetti UISP in apertura della conferenza. Molti/e i relatori e le relatrici: Patrizia Russo, lo Verter Tursi, Il presidente regionale UISP Lorenzo Bani,
l’Assessora regionale Alessandra Nardini, l’assessora del comune di Pisa Frida Scarpa, Ida Nicolini e per finire Alessandra Rossi prima presidente donna dell’UISP di Pisa. Così, partendo da un dato certo fatto di difficoltà conclamate dovute a stereotipi di genere e organizzazione patriarcale dello sport, si è costruito un primo disegno di futuro che tende con forza al
raggiungimento di una effettiva parità di genere nello sport come nel quotidiano. Si sono evidenziati gli sforzi che in tante e tanti fanno a livello regionale, comunale, negli enti di promozione e nelle federazioni e soprattutto si è concordato quanto si deve ancora fare. Si è anche approfittato dell’occasione per presentare il Progetto “Scuola che producono movimento e salute nell’equità. Un progetto che ha visto la partecipazione di oltre 400 ragazzi e ragazze di seconda media inferiore chiamati a vivere un’esperienza di apprendimento di valori, contenuti e sollecitazioni tesi a favorire la partecipazione degli adolescenti ed in particolare delle ragazze
all’attività fisica e sportiva. Un progetto che ha coinvolto ben 10 Istituti comprensivi in sei province della regione Toscana. Unanime infine l’apprezzamento per il manuale che rappresenta qualcosa di tangibile a disposizione di tutti e tutte, ma in particolare degli insegnanti, istruttori,
allenatori, dirigenti del mondo dello sport e che rappresenta soltanto una parte del progetto che si sostanzierà in un corso di formazione on line e gratuito per colmare quel deficit di conoscenze che spesso esiste nelle categorie sopracitate in termini di competenze didattiche specifiche sulla
parità di genere. Anche in questo caso si è sottolineato che tutto ciò è il frutto di uomini e donne che a partire dai loro sette paesi di appartenenza Italia, Turchia, Irlanda, Grecia, Spagna, Portogallo e Norvegia hanno lavorato per permettere a tanti insegnanti 30 per ogni paese e 60 in
Italia, di sperimentare una nuovo metodo di apprendimento che sarà di anno in anno implementato. Alla fine del progetto verificheremo con cura i risultati effettivamente ottenuti in una conferenza internazionale durante la quale avremo modo di evidenziare punti di forza e di debolezza del percorso e dei diversi prodotti realizzati. La serata si è conclusa con grande soddisfazione di tutti e tutte.

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