FESTA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

L’8 marzo è la festa internazionale delle Donne, la ricorrenza che serve a festeggiare e omaggiare la Donna, si celebra in merito ad una tragedia consumata  nel 1911 a New York quando in una fabbrica persero la vita 146 operaie.

La festa fu ufficializzata come giornata internazionale della Donna solo nel 1977,

il simbolo di tale festa è la mimosa perché è un fiore che sboccia presto, subito a fine inverno, ed è luminoso, colorato e accessibile a tutti.

L’8 marzo è la festa Internazionale della donna che serve a ricordare le conquiste sociali, economiche, politiche, ma anche le violenza che ogni donna è costretta a subire ogni giorno.

Il 35% delle donne nel mondo subisce abusi sessuali ogni giorno, e il 30% di questi abusi è inflitto dal partner, i dati sono calcolati in basi a quelli denunciati e pochissime donne riescono a denunciare gli abusi subiti o che subiscono ogni giorno.

Secondo i dati Istat “6 milioni 788 mila donne hanno subìto durante la vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subìto stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri” e ancora “Le donne subiscono anche molte minacce (12,3%). Spesso sono spintonate o strattonate (11,5%), sono oggetto di schiaffi, calci, pugni e morsi (7,3%). Altre volte sono colpite con oggetti contundenti (6,1%).”

Ci abbandonano alla paura, lasciano che la paura si annidi nelle nostre menti, quando usciamo la sera da sole, quando indossiamo un vestito troppo corto o troppo scollato, o un tacco troppo alto, quando siamo troppo sistemate, quando ci accusano di pensare più alla carriera anziché alla famiglia, ci fanno sentire la colpa addosso. Quando il problema è il diritto che certi individui si sentono obbligati ad esercitare su di noi, nessuno ha diritto su di noi a parte noi.

Nel 1975 dalle Nazioni Unite è stato definito l’anno internazionale della Donna, molti movimenti femministi di tutto il mondo hanno manifestato per ricordare l’importanza dell’uguaglianza dei diritti tra uomo e donna.

Questa ricorrenza nel corso del tempo ha mutato il suo significato iniziale, sapendosi camaleonticamente adattare al periodo storico in cui si trova.

A Livorno, in piazza grande, si terrà l’8 marzo alle ore 10 un presidio “NON UNA DI MENO”;

uno sciopero femminista dal lavoro per avere condizioni di vita e di lavoro sostenibili, per contrastare la disparità salariale, per avere un’educazione libera da stereotipi, per essere libere, senza paura, per interrompere una gravidanza senza  giudizio, per avere accesso alla procreazione medicalmente assistita anche senza matrimonio.

Mentre alle ore 16.00 del medesimo giorno si terrà un corteo tra le strade di Pisa, presso Piazza Vittorio Emanuele.

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