DON’T USE PLASTIC BE ECO!

“Trasformiamo i nostri rifiuti in nuova terra”

Ogni giorno siamo abituati ad utilizzare materiali in plastica e ormai lo facciamo con superficialità e abitudine, tanto da non pensare e non sapere cosa creai all’ambiente che ci circonda e al nostro futuro questo prodotto a basso prezzo.

Sicuramente vi sono dei vantaggi ad utilizzare materiali in plastica per esempio la sua comodità e la sua lunga durata nel tempo ed è questo che ha permesso la sua diffusione in tutto il mondo su larga scala.

Ma se prima vedevamo solo i vantaggi di questo materiale adesso è necessario rendersi conto dei problemi collegati ad esso.

La plastica è causa d’inquinamento.

Quando abbandoniamo, per non curanza, i prodotti plastici nell’ambiente, si accumulano e creano problemi irreversibili all’ecosistema, alla fauna, alla flora, agli oceani, all’aria e a tutto ciò che ci circonda.

Le particelle rilasciate dalla plastica entrano nelle catene alimentari.

Le plastiche alogene rilasciano sostanze chimiche nocive al terreno che le circondano e penetrano fino alle falde acquifere, creando danni alle specie viventi che assumono quest’acqua.

Alcuni microorganismi nelle discariche accelerano la biodegradazione del materiale plastico, come il metano che è una delle cause del riscaldamento globale viene disperso nell’ambiente.

Un’idea sarebbe quella di catturare il metano ed utilizzarlo come energia ma non sono ancora stati presi provvedimenti.

Nell’oceano invece la situazione non è assolutamente meno grave, vi è una zona chiamata Pacific Garbage Patch o semplicemente isola di plastica la cui dimensione stimata si pensa sia tre volte la grandezza della Francia.

Questi rifiuti pervasi e tossici in un ecosistema così fondamentale stanno creando danni inestimabili, sia per la fauna che per la flora.

Molti animali trovano la morte per colpa di questi materiali che per sbaglio posso essere ingeriti, e che vanno a bloccargli l’apparato digestivo, oppure rimangono impigliati creando problemi al loro sistema motorio al punto che non riescono a sopravvivere.

Oltre 400.000 mammiferi marini trovano la morte per colpa dei rifiuti.

Ma la plastica non è solo intorno a noi ma è anche dentro di noi nel nostro sangue, nelle urine, nell’acqua che beviamo.

L’involucro PET che avvolge ciò che beviamo ogni giorno rilascia sostanze tossiche e cancerogene. 

I ftalati sono composti chimici utilizzati per la produzione della plastica e creano problemi di infertilità, danni al fegato, ai reni e ai polmoni.

Anche il Bisfenolo A viene utilizzato per la produzione del materiale plastico che era già stato bandito dal mercato quando fu utilizzato per la produzione di biberon perché dannoso per i bambini. 

Di molte altre sostanze che vengono utilizzate invece non siamo ancora a conoscenza dei loro effetti sull’uomo.

Il Parlamento Europeo ha sostenuto il divieto dell’Unione Europea sulla plastica usa e getta entro il 2021.

Vietando posate monouso, cannucce e bastoncini colorati, sostenendo il riciclo dei prodotti in plastica non vietati, e misure specifiche sui filtri di sigaretta e attrezzi da pesca.

È iniziata anche in molte regioni italiane, attraverso i comuni, la campagna Plastic Free Challenge, affinché vengano eliminate le plastiche monouso.

A Londra invece una startup di ingegneri dell’Imperial College London e un team del Royal College of Art sta creando un packaging ecosostenibile chiamato Ooho. Per contenere l’acqua da bere in appositi globi decomponibili in soli 4/6 settimane.

Sarebbero sacche trasparenti composte da fibre vegetali, per consumare il liquido basterebbe solo fare un foro e spremere il liquido direttamente nella bocca.

Mentre sui social sono partite iniziative dai giovani per pulire le città dalla plastica, attraverso delle pagine facebook è possibile partecipare ai ritrovi ed aiutare a creare un ambiente più pulito, bello e sano!

E come diceva Gandhi “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.

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